Un museo da vedere e da suonare
E' possibile visitare il Museo in piena autonomia, seguendo le informazioni date dal personale preposto e leggendo i cartellini posti accanto ad ogni strumento esposto.
E' possibile inoltre, previo prenotazione, effettuare una visita guida ed avere così 'opportunità non soltanto di ammirare gli strumenti del Museo ma anche di poterli suonare.
Il Museo è presieduto da Ivano Zottele e diretto dal M° Salvatore La Rosa (www.salvatorelarosa.net) con la collaborazione d Marta, Miriam, Cinzia, Nadia, Lara, Sabrina, Eduard e Luca.
Una piccola raccolta di strumenti, per la maggior parte provenienti dall'Asia, trova spazio espositivo presso l'allestimento museale collocato in Piazza Montebello (Roncegno Terme). La sala è inoltre adibita a sala informativa sulle campane tibetane e sul loro utilizzo.
Oltre ai preziosissimi strumenti musicali, il museo espone il più antico patrimonio librario musicale di Roncegno Terme. Sono presenti: la partitura di una Messa di Lorenzo Perosi della prima metà del '900, un Messale Romanum ed un Vesperale Romanus risalenti all' '800.
Fra gli strumenti musicali più preziosi: un harmonium di fabbricazione francese del 1850 circa, un Setar dell'Azerbaijan, ed un Fortepiano del 1848 ospitato presso il teatro del Museo.
Da sempre la musica dei popoli è stata anche espressione delle credenze, della religione. Ne sono testimonianza strumenti musicali costruiti e suonati a scopo woo doo, per allontanare gli spiriti, i canti ed i balli propiziatori e le oggi riscoperte tecniche di musicoterapia, in particolare del massaggio sonoro.
Nella Sala Montebello (piazza Montebello) sono esposte campane tibetane costruite a mano e provenienti dal Nepal, cimbali tibetani, strumenti rituali e strettamente connessi alle espressioni sacre e spirituali.